mercoledì 22 febbraio 2017

Duathlon dei Tempesta 2017: il racconto di Edo





Eccoci qua a raccontare una giornata di sport con QF da protagonisti.
La trasferta in questione è a Noale per il Duathlon dei Tempesta dove sono in programma gare per tutte le categorie, dai minicuccioli fino ai master nella distanza Super Sprint e Sprint.
Siamo in sette, io (Edoardo), Alberto B., Federico D., Francesco B., Donato F. , Enrico B. e Andrea M.. Avrebbe dovuto unirsi al gruppo anche Ale M., ma ahimè un fuori programma di salute l’ha costretto a…..casa!
Detto questo tutti siamo iscritti allo Sprint di rank, ad esclusione del nostro big Federico che si impegnerà nella distanza Super Sprint. Per chi non conosce le distanze, il Super Sprint consiste nel correre per 2250 metri a piedi, poi 9 km in mtb e poi 1500 metri nuovamente a piedi, mentre per lo Sprint sono 3/13/1.5.
La giornata è inizialmente nuvolosa, ma con il passare del tempo il cielo schiarisce, il sole inizia a baciare tutti, belli e brutti e si alza anche una leggera brezza a rinfrescarci le idee.
Federico effettua il riscaldamento e poi si porta sulla linea di partenza dove assieme ad altri 31 avversari, di varie categorie, proverà ad emergere grazie alle sue doti di velocista. Fischio del giudice e partenza a bomba del gruppo per i primi 3 giri a piedi. Il ritmo è iper veloce e Fede difende i nostri colori, tenendo nel primo giro il gruppetto di tre scalmanati e gestendo così la quarta posizione assoluta anche nei due giri successivi. Poi nella frazione in mtb, in un circuito molto tecnico e impegnativo, riesce a raggiungere e superare il terzo incomodo, consolidando anche un discreto vantaggio sull'avversario, che lo porta all'ultimo cambio in “serenità” tale da potersi amministrare gli ultimi due giri di corsa in modo quasi spensierato (non penso), visto che le due posizioni di vertice sono altrettanto consolidate, ma godendosi così un bellissimo podio assoluto e la vittoria nella categoria S2.
E veniamo alla nostra partenza, quella più frequentata, visto che sulla linea di “guerra” ci sono ben 109 atleti. Pronti via e al fischio è già un casino, con birilli che saltano al passaggio della mandria e imbuto al ponticello del castello, dove i gomiti la fanno da padrone, ma in un modo o nell'altro l’esercito di Quartafrazione procede imperterrito, comandato dal grande Alberto che ad un ritmo sostenuto (considerato anche il terreno) compie i 4 giri alla media SDAM di 4’30” (secondo me non veritiera), seguito da me a 4”, Francesco, a 30”, Donato a 1’02”, Andrea a 2’04” ed Enrico 3’06”. Al cambio io ne combino una delle mie, perché sono talmente veloce che non metto il casco (dev'essere il peso dei capelli che mi frega), quindi il giudice mi ferma e io perdo il casco appoggiato sul manubrio, ma nel prenderlo mi cade quasi la bici e, giusto per non farmi mancare nulla, si rompono pure gli elastici che tengono le scarpe, quindi imprecando per la cazzata e per il buon minuto perso, riparto come un esagitato cercando di agganciare le scarpe (ormai rovesciate) e zigzagando come un ubriaco mi sento anche urlare “VARDA VANTIII” da uno dell’organizzazione, visto che lo stavo quasi “infilzando”! Direi ottimo cambio, di peggio non potevo fare nemmeno alla sesta birra!
Il mio primo giro in bici lo faccio un po’ col freno tirato (nonostante l’incazzatura), giusto per capire com'è il percorso e dove sono le insidie, scoprendo che comunque vada, se spingi rischi….quindi meglio spingere.
Nei vari passaggi del fettucciato ci incrociamo con il resto della truppa e dagli sguardi e dalle espressioni non si può certo dire che siamo in passeggiata, anzi tutt'altro e arriviamo così all'ultimo cambio, con il seguente tempo parziale: Alberto 31’10”, Donato 32’01”, Andrea 32’12”, io 32’32” ed Enrico 38’03”.
Ahimè però il buon Francesco, scopriremo alla fine, si è dovuto purtroppo ritirare per eccesso di potenza sui pedali, sbiellando la pedivella (completamente staccata dalla guarnitura) sul rilancio dell’ultimo giro di boa e cadendo rovinosamente a terra, con lamentele varie da parte dei sassi.
L’ultima frazione di corsa fila via veloce, nonostante i muscoli siano ormai alla frutta per l’attività da criceto fatta in mtb, ma chiudiamo la frazione di corsa con i seguente tempi: io 6’37”, Alberto 6’48”, Donato 6’59”, Andrea 7’42” ed il buon Enrico a 9’06”.
Questa bella avventura (non tanto per il presidente) termina con il tempo finale di: Alberto 51’31”, io 52’48”, Donato 53’37”, Andrea 55’33” ed Enrico 1h03’50”.
Attese le classifiche, scopriamo con massima soddisfazione il bellissimo 2° posto di Donato nella categoria M4, ormai abbonato al podio, l’amarezza di un 4° posto, a soli 9” per l’ottimo Alberto, il mio 7° posto e l’11° di Andrea nella medesima categoria M2 e il 4° posto di Enrico nella categoria S4.





























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