mercoledì 26 ottobre 2016

QF: giù il sipario tra gli applausi!

Prima stagione di gare QF archiviata ... e che stagione è stata!


Al di là dei risultati personali, noi, atleti QuartaFrazione, siamo rimasti entusiasti dello spirito di gruppo e della coesione che abbiamo maturato in questi mesi e ci stiamo preparando ad alzare ulteriormente l'asticella nel 2017: in cantiere tante idee e tanti progetti da svelare a tempo debito!

La cronaca recente è incentrata sulle gesta del sempiterno Max Bonato e dal buon Lucone Ciarcià, che domenica scorsa, sono stati impegnati nell'edizione n.15 del Triathlon Olimpico Città di Trieste.
 
Si temevano scontri coi pinguini nelle acque del Golfo durante la frazione a nuoto e il soffio malefico della bora nelle rimanenti due frazioni ma, in realtà, quasi nulla di tutto questo è accaduto.

In attesa del racconto del decano Max (2h36' al traguardo!!), lasciamo spazio alla parole di Luca, felicissimo del suo scintillante nuovo PB sulla distanza:

"Trieste..ultimo capitolo dell'anno..secondo olimpico..dopo Jesolo dovevo migliorare qualcosa! Mi faccio convincere da Massimo a far con lui questa gara, i pensieri erano tutti per freddo e vento..ma la fortuna aiuta i folli e abbiamo trovato una giornata splendida! Bici a posto (a parte le due borracce dimenticate sul tavolo a casa 😡😡), si "assaggia" l'acqua: 18 gradi..o almeno così dice lo speaker..secondo me è fredda! Si parte! Due giri e per due volte in mezzo alle meduse! Esco bene e lascio qlc smadonnamento sui sassolini della spiaggia..bel percorso in bici: metà in salita e metà in discesa..la scia è ammessa e cerco di aggrapparmi a un paio di gruppi, si passa al run..senza aver potuto bere dall'inizio della gara mi scolo una bottiglietta d'acqua al primo ristoro..ci vuole un po' perché entri in circolo e infatti i crampi iniziano ad arrivare..al secondo giro prendo i sali minerali e nonostante tutto continuo a correre..fino alla fine! Do un'occhiata ai tempi..wow! Rispetto a Jesolo ho fatto 15' in meno! Fantastico! Adesso DEVO E VOGLIO migliorarmi: l'anno prossimo mi aspettano tante altre emozioni!...e cercherò di star dietro al Veciot! 






Domenica 23 ottobre è stata anche giornata di Venice Marathon: ai nastri, per la prima maratona da triatleta, i 42.195 metri dalla Riviera del Brenta a Venezia, il buon Stefano Favarato.
Giudicate voi stessi come sia andato il Nostro:



Leggiamo questo breve reportage che Stefano ha dedicato in esclusiva al post QF":


VENICE MARATHON 2016 - LA MIA PRIMA MARATONA DA TRIATLETA
Per correre, correvo. La bici da corsa, acquistata. Il corso per imparare a nuotare, iniziato.
Ma come si allena un triatleta? Navigando in internet trovo un articolo ben fatto, molte indicazioni utili e nel finale un monito perentorio ai neo triatleti: MAI E POI MAI GAREGGIARE NELLE SINGOLE DISCIPLINE!
Il perché è semplice, secondo l’autore allenarsi su tre diversi sport rende difficile la possibilità di eccellere nella singola disciplina, non ci sarebbe il tempo di praticare allenamenti specifici ed il neo triatleta, eletto ad “eroe” da amici e conoscenti, potrebbe subito perdere questa aurea venendo surclassato dall’amico podista/ciclista di turno.
Con questo pensiero in testa domenica mattina mi apprestavo a dare il via alla mia quarta maratona, la Venice Marathon. Un anno prima il destino aveva voluto che un infortunio mi facesse saltare l’edizione 2015, lo stesso infortunio che mi ha portato a superare il “blocco” della piscina e di lì a poco aperto le porte al triathlon.
Mi sono quindi presentato ai blocchi di partenza con l’iscrizione dell’anno precedente e nelle gambe una tanto entusiasmante quanto stancante stagione di triathlon.  Insomma, come avrete intuito, il morale non era esattamente alle stelle.
MA LA MARATONA È SEMPRE LA MARATONA E QUELLA DI VENEZIA HA SICURAMENTE QUALCOSA DI SPECIALE. Qui non devi correre 42 km, basta arrivare al 40° km perché gli ultimi 2 km te li fanno fare i veneziani sospingendoti con il loro calore ed il loro entusiasmo!
La gara è presto fatta. Ore 9.40 si parte! Provo a tenere una media costante di 4’55” al km ma al 35°km è black-out totale, le gambe non ci sono più. Percorro gli ultimi sette chilometri sorretto dalle incitazioni del pubblico. Entro a Venezia e ponte dopo ponte mi si apre davanti piazza San Marco, da quel momento in poi solo è solo gioia!
Chiudo in 3h 32’ 57”, il mio personale.
Stefano



Restate sintonizzati per altri racconti!

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