venerdì 30 dicembre 2016
Parola di QF: Marilena
Categoria:
quella degli scarsi...
Distanza o tipo di gara prediletta:
da rookie (principiante) pensavo fosse lo sprint (gara breve, distanze relative) ...ma con il tempo ho scoperto di avere più le caratteristiche del diesel: preferisco gli olimpici e i mezzi ironman.
Quartafrazione a parte, frazione prediletta:
Ho problemi a sincronizzare il respiro durante la corsa inoltre, escludendo a priori il nuoto al quale di solito penso più come a un “pensiero” da togliermi, io la gara me la godo nella frazione in bici: faccio fatica e vado piano, ma ho il tempo di pensare a mille cose e guardarne altre mille.
Ricordi la prima volta? ... hai capito bene a cosa mi riferisco ...
Si, si, la prima volta....lo sprint di Oderzo! Non sapevo da dove cominciare, non sapevo dove andare a ritirare il pacco gara con i numeri e tutto il resto, non sapevo quando dovevo portare le mie cose ne dove, insomma non sapevo veramente un beeeeep. Per fortuna che sono abbastanza socievole e chiedendo a chiunque ho risolto gran parte dei miei dubbi. Poi è iniziata la gara e anche li....non ricordavo le vasche da completare, uscita dall'acqua ci ho messo 5 minuti a trovare la bici poi son partita e non conoscevo il percorso, praticamente una gara completamente alla cieca. Inoltre al momento del cambio bici-corsa pensavo fosse carino aver trovato tutti e dico tutti i miei compagni di squadra che mi aspettavano e incitavano, salvo poi realizzare durante i miei 5 km a piedi che se loro erano già li voleva dire che avevano già terminato la gara e che io ero l'ultima!
Aneddoto più gustoso che ti sia capitato in gara o in allenamento:
E' stato allo sprint di Torviscosa: ho avuto un “lieviiiiiiissimo” attacco di panico in piscina. Nell'ordine credevo di : non finire mai, annegare sul fondo, venire mangiata da un mostro marino che notoriamente frequentava la suddetta piscina, non riuscire ad uscire da quelle melmose acque...allora mi sono espressa in tutte le mie conoscenze natatorie, completando ogni vasca con uno stile diverso e offrendo anche uno show di nuoto sincronizzato. La mia fortuna è stata uno sconosciuto baldo giovane triatleta che si e' fatto 750 metri su e giù a bordo piscina tenendomi compagnia nello sconforto. Sorvolo sulla singhiozzata che mi son fatta dalla vasca e per tutto il primo giro in bici....
Come organizzi la zona cambio? Sei metodico o cazzaro?
Direi che per attitudine personale tendente all'ossessivo-compulsivo e per deformazione professionale, la mia zona cambio è metodicamente e scientificamente organizzata. Ogni cosa ha esattamente il suo posto, e per essere sicura di non dimenticare niente ho anche approntato una checklist per tenere tutto sotto controllo (ok, lo so, ma l'ho confessato all'inizio di avere “lievi” tendenze compulsive!!!)
Come si supera una crisi in gara?
Ho scelto questo sport perché è uno di quelli che mette alla prova il fisico ma anche e soprattutto la mente..ho imparato presto che una crisi può arrivare in qualsiasi momento anche se si è convinti di aver fatto tutto bene, magari per motivi che nemmeno si conoscevano fino a quel momento. L'unico modo che conosco per affrontare una crisi è tenere duro, pensare positivo, credere di potercela fare. Mi è utile anche pormi obbiettivi a brevissima scadenza tipo: arrivo a quella tabella laggiù, non mollo fino alla cima di questa salita, se tengo duro fino a quella boa poi ce la faccio a (non affogare) finire... So che possono sembrare suggerimenti privi di reale fondamento, ma io sono convinta che la resilienza sia fondamentale per chi come noi ha scelto uno sport complesso e meraviglioso come il triathlon.
Traguardo, anche non triatletico, di cui vai più orgoglioso:
Ogni volta che prendo parte ad una gara, e la finisco, è uno di questi momenti: vado orgogliosa non del risultato (per lo più oggettivamente mediocre...) ma della forza che so tirare fuori da me e dal mio fisico.
Obiettivi 2016:
migliorare le mie performance, divertirmi a scoprire nuove abilità del mio corpo e della mia mente, imparare cose nuove dalle esperienze mie e dei miei colleghi con maggiore esperienza....ma alla fine, battere il mio tempo al mezzo di Pola dell'anno scorso.
Sogni di triathlon (obiettivi nel lungo periodo):
Se proprio proprio dovessi buttarla sul sogno in quanto tale direi partecipare a Kona. Se invece parliamo di sogni potenzialmente realizzabili direi partecipare a un mezzo ironman in ogni continente.
D’accordo che già ne fai tre e poi c’è la quarta frazione, anzi, quartafrazionetuttoattaccato e senza articolo, ma altri sport, oltre a nuoto/bici/corsa, che segui da appassionato, praticante o meno, ce ne sono?
Allora: data la mia lunga frequentazione statunitense mi piace il basket NBA e il football americano, ma ho sempre seguito anche il motociclismo, motogp e superbike. Inoltre ho una vera passione per le “maratone” sportive: europei, mondiali, olimpiadi, olimpiadi invernali, estive e pure di mezza stagione! Qualsiasi sport va bene: sci, tuffi, lancio del peso, curling, pattinaggio artistico, ginnastica ritmica, nuoto sincronizzato, biathlon, pentathlon, pallavolo... tutto tranne il calcio!
Brano musicale che rappresenta il tuo spirito triatletico o sportivo in genere? Indicandolo, sappi che verrà inserito nella playlist ufficiale quartafrazione
La lista sarebbe lunghissima, ho playlist per ognuno dei tre sport e playlist per situazioni atletiche diverse...ma se dovessi sceglierne alcune direi: “Breathe” dei Prodigy, “The Pretender” dei Foo Fighters, “Titanium” di David Guetta... e ne avrei altre mille!!
Sii gentile e saluta chi ha perso tempo a leggere fin qui:
Grazie a tutti quanti, sono molto contentissima di essere arrivata alla fine e posso salutare la mamma? Ciao!
martedì 13 dicembre 2016
4a FRAZIONE! Anticipazioni e video per chiudere la stagione... soprattutto il finale!
Vi lasciamo con un piccolo collage di alcune delle foto scattate durante questo 2016...
Altri bellissimi scatti si prospettano per il 2017 perché se già eravamo molto fighi quest'anno, nel prossimo potremmo esserlo anche di più, visto che la nostra rosa si amplierà soprattutto nel comparto ROSA appunto!
Diamo il benvenuto a Jacklin, Giulia e OMAR! 😂
giovedì 1 dicembre 2016
PRIMA CENA SOCIALE QUARTAFRAZIONE
Sabato 26 novembre scorso, più di
trenta tra atleti, amici, futuri QF (vero, Omar?!), fidanzate, mogli, bimbe e
bimbi, hanno festeggiato il 2016 QF che si sta consegnando agli annali.
Una stagione fatta di soli alti
che verrà ricordata come la prima di QuartaFrazione Triathlon, nuovo moniker
della Sezione Triathlon della Polisportiva Fossaltina.
A scanso di eccessiva enfasi
autocelebrativa, chi ha partecipato alla cena ha vissuto un’atmosfera distesa e
spassosa, riflesso di un team sportivo che vuole essere, prima di tutto, una
compagnia di amici che condividono una passione, quella per il triathlon, e lo
sport, in genere.
Ciò scritto, a chiunque voglia entrare a far parte del gruppo QF, in
vista della prossima stagione di gare, nel 2017, o semplicemente a chiunque
voglia allenarsi con noi, rivolgiamo l’invito a contattarci, scrivendo a quartafrazione@gmail.com
Ci sentiamo di garantire divertimento all’insegna della competizione
più sana!
Dopo qualche riga carica di prosopopea, riteniamo
altresì indispensabile proporvi una sequenza di immagini che testimonino
l’elevata caratura di alcuni QF, impegnati sabato sera scorso, dopo essere
stati spazzati fuori dal ristorante che ha ospitato la cena, a dare del proprio
meglio nell’autentica Quarta Frazione, in cui solo i duri emergono, alla resa
dei conti!
*Attenzione: la visione delle suddette immagini è
consigliabile ad un pubblico
adulto. Può nuocere ai bambini e ai soggetti facilmente impressionabili.
E infine le migliori tartarughe!!!!
giovedì 10 novembre 2016
Fotoracconto QF: Ironman 70.3 Pola
E' passato un mesetto.
Abbiamo lasciato sedimentare ricordi e sensazioni: eccovi servito il fotoracconto QF dell'Ironman 70.3 in quel di Pola.
mercoledì 26 ottobre 2016
QF: giù il sipario tra gli applausi!
Prima stagione di gare QF archiviata ... e che stagione è stata!
Al di là dei risultati personali, noi, atleti QuartaFrazione, siamo rimasti entusiasti dello spirito di gruppo e della coesione che abbiamo maturato in questi mesi e ci stiamo preparando ad alzare ulteriormente l'asticella nel 2017: in cantiere tante idee e tanti progetti da svelare a tempo debito!
La cronaca recente è incentrata sulle gesta del sempiterno Max Bonato e dal buon Lucone Ciarcià, che domenica scorsa, sono stati impegnati nell'edizione n.15 del Triathlon Olimpico Città di Trieste.
Si temevano scontri coi pinguini nelle acque del Golfo durante la frazione a nuoto e il soffio malefico della bora nelle rimanenti due frazioni ma, in realtà, quasi nulla di tutto questo è accaduto.
In attesa del racconto del decano Max (2h36' al traguardo!!), lasciamo spazio alla parole di Luca, felicissimo del suo scintillante nuovo PB sulla distanza:
"Trieste..ultimo capitolo dell'anno..secondo olimpico..dopo Jesolo dovevo migliorare qualcosa! Mi faccio convincere da Massimo a far con lui questa gara, i pensieri erano tutti per freddo e vento..ma la fortuna aiuta i folli e abbiamo trovato una giornata splendida! Bici a posto (a parte le due borracce dimenticate sul tavolo a casa ), si "assaggia" l'acqua: 18 gradi..o almeno così dice lo speaker..secondo me è fredda! Si parte! Due giri e per due volte in mezzo alle meduse! Esco bene e lascio qlc smadonnamento sui sassolini della spiaggia..bel percorso in bici: metà in salita e metà in discesa..la scia è ammessa e cerco di aggrapparmi a un paio di gruppi, si passa al run..senza aver potuto bere dall'inizio della gara mi scolo una bottiglietta d'acqua al primo ristoro..ci vuole un po' perché entri in circolo e infatti i crampi iniziano ad arrivare..al secondo giro prendo i sali minerali e nonostante tutto continuo a correre..fino alla fine! Do un'occhiata ai tempi..wow! Rispetto a Jesolo ho fatto 15' in meno! Fantastico! Adesso DEVO E VOGLIO migliorarmi: l'anno prossimo mi aspettano tante altre emozioni!...e cercherò di star dietro al Veciot!
Domenica 23 ottobre è stata anche giornata di Venice Marathon: ai nastri, per la prima maratona da triatleta, i 42.195 metri dalla Riviera del Brenta a Venezia, il buon Stefano Favarato.
Giudicate voi stessi come sia andato il Nostro:
Leggiamo questo breve reportage che Stefano ha dedicato in esclusiva al post QF":
VENICE MARATHON 2016 - LA MIA PRIMA MARATONA DA TRIATLETA
Per correre, correvo. La bici da corsa, acquistata. Il corso per imparare a nuotare, iniziato.
Ma come si allena un triatleta? Navigando in internet trovo un articolo ben fatto, molte indicazioni utili e nel finale un monito perentorio ai neo triatleti: MAI E POI MAI GAREGGIARE NELLE SINGOLE DISCIPLINE!
Il perché è semplice, secondo l’autore allenarsi su tre diversi sport rende difficile la possibilità di eccellere nella singola disciplina, non ci sarebbe il tempo di praticare allenamenti specifici ed il neo triatleta, eletto ad “eroe” da amici e conoscenti, potrebbe subito perdere questa aurea venendo surclassato dall’amico podista/ciclista di turno.
Con questo pensiero in testa domenica mattina mi apprestavo a dare il via alla mia quarta maratona, la Venice Marathon. Un anno prima il destino aveva voluto che un infortunio mi facesse saltare l’edizione 2015, lo stesso infortunio che mi ha portato a superare il “blocco” della piscina e di lì a poco aperto le porte al triathlon.
Mi sono quindi presentato ai blocchi di partenza con l’iscrizione dell’anno precedente e nelle gambe una tanto entusiasmante quanto stancante stagione di triathlon. Insomma, come avrete intuito, il morale non era esattamente alle stelle.
MA LA MARATONA È SEMPRE LA MARATONA E QUELLA DI VENEZIA HA SICURAMENTE QUALCOSA DI SPECIALE. Qui non devi correre 42 km, basta arrivare al 40° km perché gli ultimi 2 km te li fanno fare i veneziani sospingendoti con il loro calore ed il loro entusiasmo!
La gara è presto fatta. Ore 9.40 si parte! Provo a tenere una media costante di 4’55” al km ma al 35°km è black-out totale, le gambe non ci sono più. Percorro gli ultimi sette chilometri sorretto dalle incitazioni del pubblico. Entro a Venezia e ponte dopo ponte mi si apre davanti piazza San Marco, da quel momento in poi solo è solo gioia!
Chiudo in 3h 32’ 57”, il mio personale.
Stefano
Restate sintonizzati per altri racconti!
giovedì 13 ottobre 2016
Botti QF nel finale di stagione
... ed il vincitore è DONATO FINOTTO!!!!
Alla fine il mi(s)tico Donato ce l'ha fatta e, per propria gloria personale e di tutto il team QF, è salito sul gradino più alto del podio di categoria del Cross Duathlon Sprint "Tra colli e vigne", dura gara sulle colline di Conegliano, con frazione molto tecnica in mtb.
Una vittoria di valore, preceduta da una successione di podi conquistati di recente dal Nostro.
Una vittoria di valore, preceduta da una successione di podi conquistati di recente dal Nostro.
Domenica è stata anche la volta del Triathlon di Lignano, che ha previsto due distanze: Sprint e Olimpico.
Ebbene, per poco non si è potuto festeggiare un altro podio! Infatti, Federico Daniele, protagonista di una gara dai contenuti tecnici eccellenti, ha chiuso quarto al traguardo. A proposito di Federico, ricordatevi del suo servizio di bike fitting: ne avete letto da poco nel blog ed i contatti sapete dove trovarli! Su distanza sprint, presente anche l'indomito Max che ha consapevolmente terminato la sua fatica dopo la frazione in bici, causa persistere dello stiramento al polpaccio.
Lignano/distanza olimpica ed un altro QF ai nastri: il "novizio" Stefano, che chiude con un crono invidiabile, promettendo grandi cose già a partire dalla prossima stagione. Di particolare rilievo, la media in bici!
Da un suo post su Facebook:
Oggi chiudo questo primo meraviglioso anno di Triathlon segnando il mio personale nella distanza olimpica: 2h 21' 19" ️
🏊🏻1,5 km nuoto: 28 min
🚴🏻 40 km bici: 1h 01 min
🏃🏻 10 km corsa: 47 min
🚴🏻 40 km bici: 1h 01 min
🏃🏻 10 km corsa: 47 min
Come realizzerete dalle foto di seguito, a Lignano non è mancato il supporto dei
compagni di squadra.
Anche Fabian ammette: "Quando mi ricapiterá l'occasione di una foto col grande Luca Ciarciá!" |
venerdì 7 ottobre 2016
Bike Fitting by Federico Daniele: occasione per tutti i QF e non!
Federico Daniele, nostro valente atleta, più volte a podio in questa stagione QF, è al contempo un validissimo tecnico referenziato.
Date un'occhiata attenta al documento di seguito: si tratta della presentazione dell'accurato servizio di analisi della pedalata e posizionamento in sella, tramite strumentazione professionale, che Federico propone ad un prezzo strasuperiperconveniente a noi QF, suoi compagni di team: stiamo parlando della metà del costo standard!
Ragazzi, se vi sentite sfasati a cavallo del vostro velocipede, contattate Federico ai riferimenti indicati nel documento.
Ne varrà di certo la pena!!!
Bike Fitting PDF Presentazione
domenica 2 ottobre 2016
Ironman 70.3 Pola secondo Simpa
Prefazione:
“Le bestemmie per descivere I’ IM 70.3 di Pola non le hanno
ancora inventate”.
IL PREGARA:
Diciamo che Pola 2016 oltre che per la gara era un’occasione
per qualche giorno di relax visto che durante le ferie d’agosto mi ero concentrato
sull’allenamento prevalentemente.
Quindi il venerdì carico la macchina e parto, 3 orette e
sono li. Entro in hotel con l’ansia: e se non c’è la camera come faccio? la
Mary non è qui, chi si pianta al banco e la fa saltar fuori?... La camera c’è tutto bene la Mary può star
tranquilla, almeno fino a domani (grande Coach). Prima rottura di maroni:
salgo sulla navetta che teoricamente mi porta in centro e mi trovo invece a
fare un tour di tutte le periferie più malfamate di Pola, ad un certo punto
rimaniamo solo io, un altro concorrente tedesco e l’autista con direzione “in
mezzo ai lupi”. Dopo un’ora di strada arriviamo in stazione degli autobus e
l’autista che fa… smonta e se ne va; per farla breve 1h e 20min da Verudela al
Village e per chi era con me il sabato e la domenica sa che significa.
Comunque entro nel Village mi iscrivo e prendo lo zaino del
colore che voglio, faccio amicizia con due ragazzi Alessandro da Vicenza e
Francesco da Genova e ci diamo appuntamento per il pastaparty; una gran figata,
svolto in arena con la sfilata di tutti i Team, da mangiare e bere (anche birra
a volontà) quanto si voleva, peccato solo per la pioggia che da quel momento in
poi sarebbe diventata una nostra compagna d’avventura.
Il sabato mi sveglio di buon ora faccio colazione poi mi
trovo con la Francesca Manfè e suo marito e ci avviamo verso il breafing. Poco
dopo ci raggiungono anche tutti gli altri componenti dell’allegra brigata.
Il pomeriggio scorre tranquillo tra nuove amicizie, si
consegna la bici in zona cambio e… prima perdita: l’antivento zio ken perso in
200 mt (taken ben).
LA NOTTE:
Ore dieci la Marina mi manda un messaggio dicendomi : “Simpa
la senti la piogerellina come scende?”.
Boia ladro lampi e tuoni, sembrava di essere all’ASILUM.
Penso fulmini così vicini!? Zona cambio!? Bici in carbonio!? Poca trota domani
mi ritrovo un mucchietto di cenere.
Ore 1.45 Ale il Vicentino mi scrive:” la vedo male per
domani”. Ma va! Ci manca solo che si allaghi l’albergo e poi è fatta.
Preso sonno sulle 2, sveglia ore 6
LA GARA
Freddo becco, mare che dire mosso è poco, ma soprattutto un
cielo e da un momento all’altro ce la vuole mettere nel culo. Si fa colazione e
ci si appresta a dare gli ultimi aggiustamenti all’attrezzatura, poi veloce
tuffo in acqua per vedere il mare com’è… non sembra male ma rimaniamo sotto
costa e non sappiamo come sarà fuori.
Posizionati in partenza, giusto il tempo di salvare la vita
ad uno riparandogli la cerniera della muta in extremis e via. Siamo in gara.
Nota, nota, nota il mare si ingrossa le boe non si vedono tra le onde ma la
strategia è:” seguire il flusso”… già il flusso… dove cazzo è sto flusso?
Porcamerda mi son perso. Cerco di mantenere la
direzione e finalmente la prima boa… seee ciccata di 100mt alla mia
destra. Torno in dietro la doppio e mi dirigo verso la seconda… seee ciccata di
30 mt a sinistra (qua ci starebbe un porcone). Dai Enrico ora si torna a riva ora
seguo il flusso e comincio ad avere qualche dubbio sul tempo impiegato,
praticamente li stò passando tutti, ma in ogni caso sono nel flusso e quindi si
va a riva… Sto cazzo quando alzo la testa mi accorgo che tutto il flusso vuole
entrare nella hall del Brioni invece che
andare all’uscita della frazione a nuoto. E tre percorro l’ultima parte
costeggiando gli scogli ed esco. Si finito il nuoto, stranamente spompato ma
finito, quanto ho fatto? NOOOOO… 49 min e percorso 2,5 km? Basta mi ritiro.
A quel punto sento la Mary che mi incita e per tutta
risposta mi parte un porcone (Scusa Mary e Giuly), vado verso la T1 e trovo
anche il Mucelli e la Marina che mi incitano ma la voglia di mollare mi
pervade. Mi cambio a suon di cristi e madonne, poi mi avvicino alla SLICE; è il
su battesimo del fuoco, vediamo come va tanto peggio di così? (ultime parole
famose) percorro i primi 5 km tranquillo poi… ACQUAAAAAA… COME LE BANDIEEEEE,
ma per 90 km cazzo. La bici va bene, 92 km in 2.52 contento se non fosse che
visto l’acqua non ho bevuto a sufficienza
e all’85km ha cominciato a farmi male un polpaccio.
Scendo dalla bici con uno stile invidiabile, prendendomi
anche qualche complimento, cercando di non perdere le scarpe nel movimento (è
l’ultima volta che le ho viste) e comincio a correre verso la T2. Prendo un gel
come da copione bevo un sorso d’acqua infili le scarpe da run e via per l’ultima
parte.
Primi due km tranquilli anche se un po’ troppo veloci e poi
indovinate ACQUAAAAAA. Un fiume in piena , tutto allagato, torrenti d’acqua che
invadevano la strada, un macello. Almeno mi dico non si soffre il caldo.
Al 5° mi passa Luca che di cognome fa Lepri (di nome e di
fatto) gridandomi ”boia chi mollaaaaa” li che mi carica un pochino. Va così fino
in Pola, 12° km sto ancora bene anche se non benissimo ma tengo duro ora corro
a 6,02 medio. Al 15° lampo di genio: “mi fanno un po’ male le gambe, cammino un po’ così riparto”… sto
cazzo passo impietosamente dai 6 circa ai 6.50 e non mi schiodo più, al 16°
sento da dietro ancora “boia chi mollaaaaa” ancora Luca “e sti cazzi 5km di
distacco 11km percorsi” . La corsa si protrae per altri sei km senza sussulti
di rilievo se non per il numero da professionista fatto di fronte all’arena:
mi scappa da morire
la pipi, proprio davanti all’arena a bordo strada ci sono dei bagni chimici,
son fuori dal tracciato ma chi se frega, decido: “ tra le transenne che
delimitano il tracciato c’è del banale nastri rosso e bianco (si proprio quel
nastro di merda che quando lo usi tu si rompe solo con una bava di vento),
arrivo li lanciato, spezzo il nastro e corro direttamente in bagno. Si, grande,
faccio così”. Prendo la mira, mi avvicino, “pronto Enrico ora, afferra il
nastro e romporcatroia nastro di merda non ti rompi brutto bastardo d’uno
slavo”. Risultato, mi son trascinato 3 transenne per 5 metri prima di dover
saltare in nastro il tutto sotto gli occhi attoniti della gente che seguiva la
gara.
6h 09m 50s ora è proprio finita, ho la medaglia al collo e
fanculo alla fine mi sono anche divertito.
L’unica cosa che ancora mi domando come cacchio fa Stefano
ad avere quel sorriso beato sempre stampato in faccia.
[Alessandro: allora non sono l'unico che se lo domanda!]
Grazie a tutti ed in particolare al mio coach per avermi
fatto intraprendere questo sport tanto faticoso quanto bello.
Appuntamento per Budapest 2017.
martedì 27 settembre 2016
Ligerman Triathlon Festival a Jesolo: QF c'è!
Sabato Sprint e domenica Olimpico no draft: questo il menù dello scorso weekend.
Due gare ed un solo "palcoscenico": la spiaggia del faro a Jesolo Lido.
In due limpide giornate di fine settembre, presente la delegazione QF.Due gare ed un solo "palcoscenico": la spiaggia del faro a Jesolo Lido.
Lo sprint di sabato ha visto al via cinque dei nostri, tutti col coltello tra i denti, a cercare di migliorarsi. In rigoroso ordine d'arrivo: Federico, Edo, Donato, Luca Furlan e Ale Mucelli.
Adeguata copertura fotografica testimonia di seguito la bella atmosfera, pre e post gara compresi.
Luca, in particolare, ci relaziona circa il suo battesimo olimpico:
"Un triathlon olimpico...è passato un anno da quando mi sono posto questo obiettivo... e dopo 12 mesi ho la risposta a tutto quel sudore e imprecazioni che si sono susseguite! Non mi importava del risultato: volevo finire la gara, la MIA gara... e ci sono riuscito grazie anche a tante persone, Giorgia, Fabrizio, Massimo, Enrico e Alessandro (compagni di gara), le ragazze pon-pon (Marilena e Marina)! Un obiettivo che si è trasformato in punto di partenza! Memento Audere Semper!"
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